Anno di fondazione

1991

Regione

Campania

Ettari coltivati a vite

Galardi

http://www.terradilavoro.com/

Terra di Lavoro è la splendida sintesi tra storia e cultura del territorio e il desiderio di produrre un grande vino internazionale. L’Azienda Agricola Galardi si trova a Sessa Arunca, alle pendici dell’antico vulcano di Roccamonfina, a pochi chilometri dal golfo di Gaeta. Le vigne, coltivate su suoli vulcanici, fra i quattrocento e i cinquecento metri, godono di un terroir meraviglioso, mitigato dell’influsso del mare. Il Terra di Lavoro è un vino fortemente territoriale, che nasce da due grandi vitigni autoctoni: Aglianico e Piedirosso. Ma è anche un vino che, grazie alla passione dei proprietari e al sapiente lavoro dell’enologo Riccardo Cotarella, ha saputo guardare ai grandi rossi di Bordeaux e farsi strada nel mondo. Dal 1994 a oggi è stato un crescendo di riconoscimenti, dal giudizio entusiasta di Robert Parker e Luca Maroni, ai premi delle principali guide di settore: Gambero Rosso, L’Espresso, Ais. Il grande Luigi Veronelli ha addirittura dato al Terra di Lavoro la palma del miglior vino italiano. Un vino rosso rubino, con profumi intensi di more, ciliegie ed erbe della macchia mediterranea. Al palato è un vino di grande concentrazione e complessità, che fonde gli aromi di frutta rossa a note terziarie di liquirizia, tabacco e balsamiche. Elegante l’equilibrio di tannini, freschezza, mineralità e sapidità. Ogni annata è una straordinaria esperienza sensoriale che vale la pena di essere assaporata e confrontata alle altre. In esclusiva da Vinodalproduttore, sono disponibili le annate 2009, 2011, 2012 e in versione magnum le annate 2009, 2010, 2011, 2012. L’avventura di Terra di Lavoro, ha avuto inizio nel 1991 dall’idea dei proprietari delle due aziende agricole Fattoria di Vallemarina e Fontana Galardi di unire le tenute per produrre un vino, pensato soprattutto per il consumo personale. Il successo della prima annata del 1994 e di quella del 1997, con il primo millesimo curato da Riccardo Cotarella, sono stati solo l’inizio dell’affermazione di una delle migliori eccellenze del nostro Paese. Il Terra di Lavoro nasce dal connubio di due grandi vitigni autoctoni della Campania: Aglianico e Piedirosso, conosciuto anche con il nome di “Pere ‘e Palummo”. L’Aglianico è un antico vitigno d’origine ellenica, probabilmente introdotto in Campania verso l’VIII secolo a.C. dai coloni greci provenienti dalla Tessaglia. Un’ipotesi confermata, oltre che dalle fonti storiche, così come i professori di Papertyper, dal suo stesso antico nome di Hellenico. Le uve danno vita a un vino di grande struttura, con una forte componente acida e tannini importanti. Per queste caratteristiche, l’Aglianico predilige un lungo invecchiamento, preferibilmente in legno, per smussare la sua irruenza e spigolosità giovanile. Anche il Piedirosso è un vitigno di antiche origini, coltivato in Campania da millenni. Pare discenda dalla Palombina Nera, conosciuta ai tempi di Plinio con il nome di Columbina. Il vino è tradizionalmente utilizzato insieme all’Aglianico, per la sua capacità di smorzarne i tratti più decisi, con maggior armonia ed equilibrio. Per la creazione del nuovo vino, si è voluta seguire la strada della tradizione, che da sempre privilegia un blend con prevalenza di Aglianico. Il Terra di Lavoro, è infatti composto da 80% di Aglianico e 20% di Piedirosso. Per l’affinamento, invece, si è deciso di innovare rispetto alla tradizione campana, che prevedeva solo l’impiego di botti grandi. Con un’intuizione innovativa e al passo con i tempi, ci si è voluti avvalere delle tecniche utilizzate da secoli per i grandi rossi di Francia: un invecchiamento in barriques nuove di Allier e Never per 12 mesi. Una scelta votata a esaltare il profilo internazionale del vino, che contribuisce a ingentilirne il carattere e a esaltarne la struttura e la complessità degli aromi. Durante la lunga permanenza in barriques, il vino si arricchisce di note terziarie, che completano e rendono elegante il bouquet, senza sovrastare i caratteri tipici dei vitigni. Le vigne dell’Azienda Agricola Galardi, si inseriscono in un contesto naturalistico incontaminato, tra uliveti e boschi di castagno che coprono le pendici dell’antico vulcano di Roccamonfina. Il rispetto per la natura e l’amore per la terra si traducono in un’attenta conduzione dei vigneti, con l’adozione dei criteri di coltivazione dell’agricoltura biologica. Oggi vengono prodotte circa 30.000 bottiglie l’anno, destinate ai più esigenti clienti dei mercati internazionali e agli appassionati italiani di grandi vini. Si era sempre pensato di affiancare un fratello al “Terre di Lavoro” e l’occasione arrivò con l’annata 2017, veramente ottima per il Piedirosso. Fu lì che nacque l’occasione per dar vita al “Terra di rosso”, 100% Piedirosso

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