Saffredi non è solo un grande vino, ma anche la realizzazione di un sogno di Elisabetta Geppetti, che voleva dedicare un’etichetta di prestigio al nonno delle sue figlie. Nasce così all’inizio degli anni ’80 la sfida di produrre un taglio bordolese in Maremma, per dimostrare il potenziale di questo splendido angolo della Toscana. A distanza di qualche decennio, possiamo affermare che la sfida è stata vinta. La fama dell’etichetta Saffredi va ben oltre il territorio maremmano, e oggi rappresenta un’eccellenza assoluta nel panorama dei grandi rossi della Toscana.
La Fattoria Le Pupille si trova nei pressi di borgo Pereta, nel cuore della campagna maremmana, tra Scansano e Magliano. Un’area di dolci e morbide colline, comprese tra il litorale tirrenico e le pendici del Monte Amiata. Il nome deriva dalla presenza di due case coloniche sulla sommità di sue collinette, vicino al borgo medioevale di Pereta: due piccole “pupille” nel verde paesaggio maremmano. La tenuta era tradizionalmente destinata a sughereta, alla coltivazione del frumento e alla macchia mediterranea spontanea. La consuetudine di coltivare la vigna, era limitata a qualche filare di sangiovese per produrre poche bottiglie da bere con gli amici. Erano tempi in cui la Maremma non era ancora riconosciuta come un’area d’eccellenza nel panorama enologico italiano e il Morellino di Scansano era considerato poco più di un vino semplice, destinato al consumo quotidiano. Elisabetta Geppetti era solita trascorrere le vacanze estive nella casa di famiglia in Maremma e si deve al suo intuito il desiderio di scoprire le potenzialità del territorio nel campo della viticoltura di qualità. E’ solo grazie alla sua passione, che all’inizio degli anni ’80 il podere di famiglia comincia a trasformarsi in una vera e propria un’azienda vitivinicola. Abbandonate le aule universitarie, Elisabetta si dedica a tempo pieno al suo progetto, con la preziosa consulenza dell’enologo Giacomo Tachis. Nel 1982 esce la prima etichetta: il Morellino Riserva 1978 e nel 1987 è la volta dell’esordio del rosso Saffredi, che subito s’impone all’attenzione degli esperti. Nel 1996 viene acquistato il vigneto di Poggio Valente e nel corso degli anni vengono aggiunte nuove parcelle fino ad arrivare all’attuale estensione di 75 ettari di vigne, distribuite come tessere di un mosaico nelle zone più vocate del territorio. Oltre alle vigne, la tenuta comprende 20 ettari destinati agli olivi, campi destinati alla coltivazione di cereali, pascoli e sugherete, per un totale di 420 ettari di proprietà.

E’ un vino importante, strutturato e profondo, che richiede abbinamenti con carni rosse arrosto e in umido o con cacciagione.
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