Villa Giada è un’azienda situata nel comune di
Canelli, nel cuore del
Monferrato, patrimonio mondiale dell’Unesco. Nasce come produttore di uve Moscato nelle colline di Canelli a cui affianca una lunga tradizione di produzione di uve Barbera, provenienti in particolare dal comune di Agliano Terme – uno degli undici comuni della DOCG Nizza, progetto in cui Villa Giada ha creduto sin dagli inizi. Il suo primo vigneto singolo di Barbera, Quercia, è stato avviato nel 1991 e altri vigneti sono stati successivamente acquistati in quella che oggi è la DOCG Nizza.
Dal 2021, la cantina diventa una delle tenute della famiglia Lanci-Soldadino, fondendo il patrimonio viticolo delle cantine Coppo e acquisendo il nuovo nome di Coppo Agricola. Oggi l’azienda si estende su circa 86 ettari, dalle Langhe al Monferrato, baciati dal clima ideale e dal terreno unico, dando vita a vini che esprimono l’autenticità e il carattere di queste terre.
Molti delle uve della Coppo Agricola provengono da vigneti antecedenti al 1950, il resto da vigneti piantati successivamente agli anni ’90.
Vigneti: zona di coltivazione e varietà impiantate
Villa Giada celebra i vitigni autoctoni del Monferrato con una selezione di vini autentici e di qualità: Barbera d’Asti e Nizza, Chardonnay, Gavi e Moscato raccontano il territorio attraverso profumi intensi, freschezza e identità. Ogni etichetta nasce da una viticoltura sostenibile e da una profonda conoscenza delle colline piemontesi.
Una piccola quantità di Gamba di Pernice, un vitigno autoctono, viene ancora prodotta sotto l’etichetta di Villa Giada.
I vigneti si estendono nel “triangolo d’oro” tra Asti e Alba, su suoli calcarei, argillosi e salini che conferiscono ai vini – in particolare la Barbera d’Asti e il Nizza DOCG – struttura, eleganza e profumi intensi.
A Ceirole, dove ha sede la cantina, l’escursione termica e i terreni sabbiosi esaltano invece l’aromaticità del Moscato e la finezza dello Chardonnay.
Ogni vino nasce da una viticoltura sostenibile, con pratiche rispettose della biodiversità e dell’equilibrio naturale dell’ecosistema vigna.
Lo stile produttivo: un approccio sostenibile dalla vigna al calice
La grandezza di un vino nasca dalla terra: dai caratteri del territorio, del vigneto, e infine dell’uomo, che con cura e rispetto si fa interprete e tramite della natura in cultura.
A Canelli, tra le colline dove la Langa abbraccia il Monferrato, si è spettatori privilegiati di un contesto paesaggistico unico al mondo. La ricchezza di questo territorio straordinario impone un tributo doveroso: il rispetto e la tutela di ciò che ci circonda.
Questo presupposto muove la filosofia produttiva: accompagnare la natura con mano salda ma lieve in un dialogo costante, per minimizzare gli interventi in cantina.
La sostenibilità non è soltanto la tutela di un paesaggio, ma di una realtà fatta di cultura e tradizioni. Il vino è il tassello ultimo di un processo che inizia in vigna e finisce in bottiglia, affinché il territorio possa essere raccontato oltre i suoi confini.