Venezia Giulia Bianco IGT 2011 – Mario Schiopetto. Tutta l’eleganza e la finezza dei vini del Collio.

schiopetto01Mario Schiopetto rappresenta un pezzo di storia friulana e il suo nome è ormai garanzia indiscussa di vini di qualità assoluta. Grazie a una passione senza confini, ha unito la conoscenza delle migliori eccellenza dell’enologia mondiale, con un profondo amore per la sua terra. Da questo connubio sono nati vini di rara eleganza e finezza, tutti con un carattere e una personalità unici. In particolare, il Venezia Giulia Bianco IGT, rappresenta l’espressione più alta e qualitativamente interessante della sua produzione. Un grande bianco, complesso, ampio avvolgente. Di quelli che non si fanno dimenticare.

Il Collio è una mezzaluna all’estremo confine nord orientale dell’Italia. Una regione collinare, esposta a mezzogiorno, incastonata tra Slovenia, Austria, le Alpi Giulie e non lontana dal mare. La zona compresa nella denominazione Collio DOC è caratterizzata da dolci rilievi, su cui si estendono circa 1.500 ettari di vigneti. Un territorio in cui la vite ha trovato fin dall’antichità condizioni favorevoli al suo sviluppo. Un’area, da sempre vocata alla produzione di vini di rara finezza e qualità. A nord le montagne proteggono la fascia collinare dalle correnti fredde, mentre i venti caldi che spirano dal mare Adriatico contribuiscono a mantenere l’uva sempre asciutta e sana. I suoli sono composti da una miscela stratificata di marne e di arenarie di origine oceanica, che in Friuli viene chiamata Ponca. Un terreno povero e friabile, ricco di resti di fossili marini, che dona ai vini quella caratteristica e preziosa impronta minerale e sapida, che li rende unici.

Mario Schiopetto, figlio del titolare della storica osteria di Udine, “Ai Pompieri”, eredita dal padre la grande passione per il buon vino. Il suo percorso professionale nel mondo del vino comincia con una serie di viaggi attraverso le zone enologicamente più famose e importanti d’Europa. Il suo interesse si sofferma soprattutto sulle regioni francesi, che da sempre rappresentano un modello per chi vuole occuparsi di vino e sulle più rinomate aziende della Germania, che nella zona della Mosella producono alcuni tra i vini bianchi più rinomanti al mondo. E’ in questo periodo che comincia a prendere forma la sua idea di vino, nel segno della finezza e dell’eleganza. I viaggi sono anche l’occasione per apprendere la tecnica e i segreti delle pratiche e del lavoro in cantina, un aspetto determinante produrre ottimi vini. L’opportunità di mettere in pratica quanto imparato all’estero, arriva nel 1965, quando prende in affitto un’azienda agricola a Capriva del Friuli, nel cuore del Collio Goriziano. L’approccio con la nuova attività è stato molto umile e pragmatico. Prima di tutto Mario Schiopetto ha cercato di adattare quanto appreso all’estero al terroir friulano. La natura, la tradizione, la terra, il clima sono stati i suoi punti di riferimento, con cui cercare di entrare in armonia, in simbiosi. L’idea di fondo era cercare di realizzare vini che parlassero di quel territorio, che ne fossero l’espressione più schietta e sincera. Vini di alta qualità, ma anche fortemente territoriali, radicati nella storia e nelle caratteristiche di quel lembo di terra. Non a caso i suoi vini riprendono gli uvaggi classici del Collio, o propongono in purezza vitigni autoctoni friulani o vitigni internazionali da sempre coltivati in queste terre.

mario-schiopetto-bianco-venezia-giulia-2011.jpgSimbolo di questa visione enologica è il vino più prestigioso dell’azienda, che Mario Schiopetto, con la semplicità che gli è consueta, ha chiamato “Bianco”. E’ ottenuto dall’assemblaggio di due vitigni: l’autoctono friulano, da sempre coltivato nel Collio Goriziano e lo chardonnay, che proviene dal Podere dei Blumeri nei Colli Orientali del Friuli. Il vino nasce dal desiderio di unire le eccellenze e migliori potenzialità delle due diverse zone. Dopo la raccolta manuale, le uve vengono diraspate e fermentate separatamente in contenitori d’acciaio inox. Il vino maura per il 70% in serbatoi d’acciaio e per il 30% in dotti di rovere, per circa 9 mesi, Dopo l’imbottigliamento, prosegue l’affinamento per diversi mesi prima della commercializzazione. Ha un bellissimo colore giallo paglierino con riflessi dorati. Il profilo olfattivo è intenso ed elegante, spiccano le note di frutta candita, di vaniglia, di pasticceria e le nuances di foglie di the. Al palato è ampio, avvolgente, gli aromi di frutta gialla e frutta tropicale lasciamo spazio a delicati sentori terziari. Una vivace acidità e i sentori minerali, tipici del terroir contribuiscono a donare un perfetto equilibrio al vino. Il finale è lungo e persistente.

E’ un vino bianco importante, che a tavola si abbina bene a piatti di mare saporiti, tagliate di tonno o pesce spada, zuppe di pesce, guazzetti o a carni bianche delicate.

Riconoscimenti

Gambero Rosso – 2 bicchieri

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