
Da alcuni anni l’Etna sta vivendo un periodo di riscoperta, che valorizza giustamente un territorio dalle antiche tradizioni, particolarmente vocato per la viticoltura di qualità. Una terra che ha avuto anche il pregio di conservare e valorizzare i vitigni autoctoni da secoli presenti, come il nerello mascalese, il nerello cappuccio e il carricante. I versanti del vulcano rappresentano un’area così adatta per la coltivazione della vite, da offrire condizioni ambientali perfette anche per alcuni vitigni internazionali. I suoli d’origine vulcanica, composti da ceneri, sabbie, lapilli e rocce laviche, sono poveri di sostanze organiche, ma molto drenanti e ricchi di minerali. Le vigne sono coltivate ad altitudini elevate, tra i 600 e i 1.000 metri sul livello del mare; altezze che garantiscono un clima sempre fresco e ventilato. Inoltre, le notevoli escursioni termiche tra il giorno e la notte, favoriscono la perfetta maturazione delle uve, con profili aromatici intensi e di grande finezza. Il clima è poi mitigato dalle brezze del mare, che contribuiscono ad addolcire le temperature più estreme. Le parcelle sono divise in Contrade, che si sono generate nel corso del tempo grazie a diverse colate laviche. Dei veri e propri cru, con caratteristiche particolari per altezza, esposizione e composizione delle rocce.

Il vitigno petit verdot è originario della regione francese del Médoc. Con il cabernet sauvignon, cabernet franc e merlot, contribuisce a creare l’assemblaggio classico dei vini di Bordeaux. E’ un’uva a maturazione tardiva, che ha bisogno di un clima piuttosto caldo e soleggiato per arrivare a perfetta maturazione, in modo da evitare i toni più verdi e aspri.
Contribuisce a donare al vino colore intenso, aromi profondi con note speziate e una fitta trama tannica, che lo rende particolarmente adatto al lungo invecchiamento.
Il cesanese d’Affile è un vitigno autoctono del Lazio dalle grandi potenzialità, che ama i climi freschi e soleggiati, con buone escursioni termiche. Dona vini dal profumo elegante, con note floreali, di piccoli frutti di bosco e nuances lievemente speziate. Ha buon corpo, con grande equilibrio tra tannini e freschezza.

Le viti di Contrada Guardiola, sono coltivate con l’altissima densità di 12.300 piante per ettaro e hanno un’età media di circa 15 anni. Le rese sono bassissime, di circa 17 quintali per ettaro e le uve di straordinaria ricchezza in aromi e profumi. Dopo la raccolta manuale, le uve sono avviate alla fermentazione alcolica in botti d’acciaio per circa 14 giorni. Il vino matura per 6 mesi in barriques nuove di rovere francese e prosegue poi il suo invecchiamento con 14 mesi in vasche di cemento. Prima di essere messo in commercio, completa il suo affinamento in bottiglia per diversi mesi. La produzione di sole 3.000 bottiglie all’anno, ne fa un vino da collezione, riservato a grandi appassionati e raffinati intenditori.