Il Basarin 2016, cru di Barbaresco, è stato valutato da Wine Enthusiast il 6° vino più buono al mondo, è il vino più prestigioso di Adriano Marco e Vittorio. Sì, ma è stato valutato nel 2019, ora dove lo trovo? Magari in formato Magnum o Doppia Magnum? Solo su Vinodalproduttore.it, naturalmente!
Naturalmente non si trova solo l’annata 2016, ma una verticale completa dal 2016 al 2021 del Basarin, il Barbaresco più importante dell’azienda, anche in formato Magnum e Doppia Magnum, e nella versione Riserva, annate 2015 e 2016 anche in formato Magnum, insieme alle annate 2019, 2020 e 2021 del Barbaresco Sanadaive, accessibile e pronto.
ADRIANO MARCO E VITTORIO
La famiglia Adriano conduce l’attività agricola dai primi del ‘900, acquista la prima cascina nel cuore delle Langhe, a San Rocco Seno d’Elvio e con Marco e Vittorio negli anni ’90 dà un forte impulso alla produzione e alla commercializzazione dei vini anche a livello internazionale dei vini basati sui vitigni della tradizione del territorio, Moscato, Dolcetto, Barbera, Freisa, Nebbiolo.
Coltiva e vinifica solo uve di proprietà
con l’obiettivo di produrre vini che interpretino al meglio il “terroir”; ha abbracciato la proposta di The Green Experience, un brand e una certificazione collettiva, integrata e sostenibile, dedicata ai vini piemontesi e creata per valorizzare la distintività dei metodi di produzione, per conservare le risorse naturali e per prendersi cura del paesaggio collinare. L’energia della nuova generazione spinge l’azienda nel futuro: i figlie di Marco e Vittorio sono ormai in azienda con Michela, prima figlia di Vittorio, che ha aperto la strada già nel 2014.
I TERRITORI DI SAN ROCCO SENO D’ELVIO E NEIVE
I vigneti dell’azienda si estendono a San Rocco Seno d’Elvio e Neive, fra le zone più vocate del Barbaresco. Mottura è il primo vigneto acquistato dall’azienda, coltivato a Moscato, Dolcetto e Nebbiolo, così come il vigneto Avoglieri.
San Rocco Seno d’Elvio, in dialetto Sanadaive, è il nome del Barbaresco di Adriano Marco e Vittorio proveniente dai vigneti Rizzi e Rocche Massalupo.
A Neive si trova il vigneto Basarin, che produce l’omonimo Cru, il vino più prestigioso dell’azienda.
BARBARESCO SANADAIVE DOCG
Sanadaive è San Rocco Seno d’Elvio in dialetto piemontese e i due vigneti che producono l’uva destinata a questo Barbaresco
sono entrambi provenienti da questa frazione, i cru Rizzi e Rocche Massalupo, 3 ettari di estensione a 280 mslm, orientati a Sud.Sud Ovest, con piante di età media 30 anni che crescono su formazioni di Lequio (marne grigie con alternanza di livelli sabbiosi).
Le uve Nebbiolo vengono raccolte a mano nella seconda meta di ottobre, pigiate e diraspate subito. La fermentazione è spontanea in vasche di acciaio inox a 27°-28°C. La macerazione a cappello sommerso dura circa 20 giorni. La fermentazione malolattica è spontanea in acciaio. Stabilizzazione a freddo naturale. Il primo affinamento è di 12 mesi circa in botti grandi di rovere (da 30 hl a 50 hl), poi in bottiglia per circa 9 mesi. Riflessi rosso granato con strie aranciate. Intenso profumo di rosa canina, viola, liquirizia e fiori appassiti. Al palato si presenta schietto, sincero e delicato, piacevolmente armonico con un tannino setoso anche da “giovane”, che ne fa un vino accessibile e piacevole.
E’ disponibile in formato da 0,75l , lo trovate in qui nelle annate 2019, 2020 e 2021.
BARBARESCO BASARIN DOCG
È il Cru più importante dell’azienda dall’omonimo vigneto nel comune di Neive, una delle zone più vocate per la coltura del Nebbiolo da Barbaresco, 5,2 ettari a 300 metri d’altezza, particolarmente ripido e con un orientamento a Sud-Est ideale, con piante di età media 20 anni che crescono su marne di Sant’Agata (strati marnosi con presenza di limo e argilla). Le uve Nebbiolo vengono raccolte a mano nella seconda meta di ottobre, pigiate e diraspate subito. La fermentazione è spontanea in vasche di acciaio inox a 27°-28°C. La macerazione a cappello sommerso dura circa 20 giorni. La fermentazione malolattica è spontanea in acciaio. Stabilizzazione a freddo naturale. Il primo affinamento è di 12 mesi circa in botti grandi di rovere (da 30 hl a 50 hl), poi in bottiglia per circa 9 mesi. Di colore rosso granato intenso che negli anni tende all’aranciato ha un profumo di violetta e rosa canina con sentori inebrianti di spezie, liquirizia e confettura e cipria. Al palato è asciutto, gradevolmente tannico e armonico, di gentile robustezza, grande struttura ed eleganza.
Lo trovate su Vinodalproduttore.it in una straordinaria verticale dall’annata 2016 (la famosa annata del 6 ° vino al mondo secondo Wine Enthusiast) fino alla 2021, anche in formati Magnum e Doppia Magnum e nella versione Riserva.